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Custoza: itinerari immersi tra storia, natura ed enogastronomia

Panorama Custoza 2

Adagiata sulle scenografiche colline moreniche del lago di Garda troviamo Custoza, una frazione del comune di Sommacampagna, a una ventina di km da Verona. Molte sono le cose da fare e da vedere a Custoza: itinerari immersi tra storia, natura ed enogastronomia sono alcuni dei tratti peculiari di questo territorio. Ma la storia la fa da padrona. Il suo nome si collega a due cruente battaglie: la Prima Guerra di Indipendenza nel 1848 e la Terza Guerra di Indipendenza nel 1866. L’esercito piemontese prima e quello italiano successivamente furono sconfitti dalle truppe austriache.

Veduta Ossario Di Custoza
Come si presenta l’esterno dell’Ossario al visitatore

L’Ossario di Custoza: la nascita del sacrario e la sua storia

Posto sulla cima del colle Belvedere, vide la sua nascita nell’agosto del 1875 per ricordare questi due sanguinosi conflitti. Un progetto fortemente voluto da Don Gaetano Pignatelli, per cercare di ridare dignità a tutti i soldati periti nelle due Guerre. La sua idea di dare un giusto riconoscimento ai soldati che si trovavano seppelliti nelle varie fosse comuni dei vari paesi confinanti lo portò a istituire un Comitato promotore. Molti personaggi famosi dell’epoca ne fecero parte, a partire dal sindaco di Verona Giulio Camuzzoni. Oltre al sindaco, ne presero parte anche il poeta Aleardo Aleardi e il politico Angelo Messedaglia. Il 25 giugno del 1876, il Comitato creò un bando di concorso a cui aderirono ottantadue progetti. Vinsequello dell’architetto Giacomo Franco la cui idea e la spesa per la realizzazione – si era deciso di spendere 80.000 lire – fu quella che più si avvicinava all’idea di sacrario.

Concorso Ossaio Custoza
Documento relativo al Progetto 1 Classificato – Architetto Giacomo Franco (foto tratta dal sito ossariocustoza.it)

L’Ossario di Custoza raccoglie i resti dei soldati dell’esercito italiano e di quello austriaco

Il Sacrario fu inaugurato il 24 giugno del 1879 e si può suddividere in 3 parti: la cappella, con l’altare, sopra il quale si trova il ritratto di Don Pivatelli, parroco dell’epoca e promotore dell’Ossario, e quattro lapidi (due italiane e due austriache) con i nomi degli ufficiali e dei sottufficiali caduti nelle battaglie del 1848 e 1866.
La cripta raccoglie i resti dei 1894 soldati, di parte italiana e austriaca, che hanno combattuto nelle due battaglie di Custoza. I crani disposti su mensole di pietra, sono nella maggior parte dei casi anonimi.

Ossario I Piosi
La cripta del Sacrario raccoglie i resti dei 1894 soldati caduti nelle battaglie (foto tratta dal sito ipiosi.it)

Il ballatoio, che si raggiunge attraverso una sessantina di gradini, mostra un fantastico panorama a tutto tondo sul territorio circostante. Rientrando si può accedere al piccolo ma curato museo archeologico che raccoglie i reperti ritrovati durante l’esumazione dei corpi. Vicino al Sacrario si trova la casa del Custode abitata fino al 2010 dai custodi che si sono susseguiti negli anni. Nel 2018 sono state inaugurate nuove sale, che attraverso mezzi multimediali approfondiscono la storia del monumento.

Itinerari tra storia e vigneti

Tra estese coltivazioni di vigneti a pergolato e angoli ricchi di storia, si snodano itinerari da percorrere sia in bicicletta che a piedi. Il “Cammina Custoza” si snoda per circa 8 km, attraversando la zona collinare a nord-ovest. Flora e fauna rappresentano un valore aggiunto e convivono tra loro, in un ecosistema ben equilibrato tra zone incolte e boschetti. Immerso nel verde, lungo il percorso si trova il “Tunnel dell’amore”, un sentiero molto romantico delimitato da due ruscelli.

Panorama Custoza 2
Una panoramica del territorio circostante

La “strada del vino Custoza” è un suggestivo itinerario guidato da segnaletica che, partendo da Sommacampagna, tocca i centri di Custoza, Santa Lucia ai Monti, Valeggio sul Mincio, Salionze, Oliosi, San Rocco, San Giorgio in Salici e Sona.

La casa del famoso Tamburino Sardo del Libro “Cuore”

Per chi preferisce unire alla natura la storia potrà scegliere “I percorsi della storia”. Un itinerario dove, momento dopo momento, si potranno scoprire ville, chiese, campagne e monumenti. Luoghi ricchi di storia, una terra piena di ricordi e suggestioni lasciati da chi ha combattuto. Tra tutti il percorso detto “Tamburino Sardo”. Di facile praticabilità per tutti i suoi 3 km, si snoda seguendo il crinale del Monte Croce (153 mt di altezza). È su questo sentiero che si trova la casa del famoso Tamburino le cui gesta furono raccontate da Edmondo de Amicis nel libro “Cuore”. Paesaggi che sembrano usciti da un dipinto, un piacere per i sensi e che propongono al visitatore la naturale bellezza di questo territorio.

Cammina. insegne
Gli itinerari sono ben segnalati. Itinerari da percorrere sia in bicicletta che a piedi
Custoza: itinerari immersi tra storia, natura ed enogastronomia ultima modifica: 2020-07-31T09:00:00+02:00 da Nicoletta Buttorini

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