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C’è Luisa? Per aiutare le donne in difficoltà

Lost And Alone

C’è Luisa? Una semplice domanda che potrebbe salvare molte donne. Esiste a Verona, e in molte altre città, un progetto che fornisce un aiuto concreto per riuscire a uscire da situazioni potenzialmente pericolose in sicurezza e con discrezione.

Cè Luisa
Logo del progetto “C’è Luisa”

Un progetto portato in Italia da Nicola Provolo e Giacomo Vianello

Questo progetto, patrocinato da molti comuni, è stato portato in Italia da Nicola Provolo e Giacomo Vianello, promosso da Krav Maga Verona che da anni si occupano di corsi di difesa personale. Hanno molto a cuore la sicurezza femminile al punto di sviluppare il programma “Women” con l’aiuto della forze dell’ordine, psicologi, medici e esperti nei casi di stupro e rapimento.  Si sono accorti che in Italia mancava un protocollo che aiutasse le donne e fornisse una via di fuga rapida, sicura e discreta.

Se sei in pericolo chiedi: C’è Luisa?

La campagna è nata nella città svizzera di Winterthur nel cantone di Zurigo, dove la maggior parte dei locali notturni, bar, discoteche e club hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa. All’interno dei bagni delle donne degli adesivi ricordano questa domanda: “Se sei in pericolo chiedi se c’è Luisa”.

Cè Luisa Logo
Il personale di un locale capirà che non c’è nessuna Luisa da cercare, ma una persona in difficoltà da aiutare

L’iniziativa si è poi diffusa anche in Germania ed in Gran Bretagna. Basterà una semplice domanda, solo poche parole: C’è Luisa?”, e il personale di un locale capirà che non c’è nessuna Luisa da cercare, ma una persona in difficoltà da aiutare. Alcune di loro chiederanno l’aiuto delle Forze dell’Ordine, altre un semplice taxi o chiamare un’amica. Qualsiasi sarà la richiesta verrà presa in carico, ricevendo l’aiuto di cui hanno bisogno in maniera competente e discreta. E attraverso una procedura molto semplice, senza dovere dare spiegazioni complesse, avendo nel contesto la certezza di ricevere aiuto nell’immediato.

L’emergenza Covid-19 ha accresciuto il rischio di violenza sulle donne

L’emergenza generata dall’epidemia di Covid-19 ha accresciuto il rischio di violenza sulle donne. Molto spesso la violenza avviene in famiglia, al riparo da sguardi indiscreti (fonte Istat 2020). Il più delle volte la stretta convivenza ha amplificato questo fenomeno e si è visto aumentare il rischio di abuso e violenza domestica.

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In Spagna la parola in codice utilizzata per segnalare di essere vittime di violenza era “Mascarilla 19” cioè Mascherina 19.

Racconta Giacomo Vianello: “In questo periodo di lockdown anche il progetto ha subito un rallentamento, ma piano piano sta riprendendo. Stiamo dialogando per un progetto con le farmacie, per riprendere il modello spagnolo”.
Un modello inventato e adottato alle Isole Canarie e poi usato in tutta la Spagna. Durante il confinamento una delle eccezioni per poter uscire era andare in farmacia. E la parola in codice utilizzata per segnalare di essere vittime di violenza era “Mascarilla 19” cioè Mascherina 19.

C’è Luisa? Un iniziativa per affrontare e tutelare chi è in difficoltà

Aderendo alla loro iniziativa, pubblici esercizi come bar, ristoranti o qualunque altra tipologia di negozi, possono ricevere un apposito kit contenente materiale informativo, volantini, porta volantini, vetrofanie da appendere all’esterno e scheda riassuntiva del protocollo. Oltre a essere informati sul funzionamento di come affrontare la situazione e provvedere, nel caso, a tutelare la sicurezza della cliente in attesa dell’arrivo, eventualmente, delle forze dell’ordine

Violenza Domestica
Il fenomeno del femminicidio vede ogni due giorni una donna uccisa dal partner o ex partner (foto Freepik)

L’educazione al rispetto e alla valorizzazione delle differenze e diversità sessuali, a partire dalla scuola dell’infanzia, aumenterebbe la consapevolezza della cittadinanza nei confronti del problema sempre più grave della violenza di genere. L’obiettivo è riuscire a sensibilizzare i giovani per contrastare il fenomeno del femminicidio, che vede ogni due giorni una donna uccisa dal partner o ex partner. Ricordiamo inoltre il 1522numero antiviolenza e stalking – e i numeri pubblici di emergenza (112, 113, 118).

C’è Luisa? Per aiutare le donne in difficoltà ultima modifica: 2020-08-03T09:24:23+02:00 da Nicoletta Buttorini

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