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Santa Lucia: luce, doni, leggende e i mercatini a Verona

Immaginetta Di Santa Lucia

Il 13 dicembre la Chiesa Cattolica celebra Santa Lucia. La santa siracusana vissuta nel III secolo e morta martire alla tenera età di 21 anni è festeggiata non solo nella maggior parte delle città italiana, ma anche in Austria, Argentina, a Malta, nei Paesi Scandinavi, solo per citarne alcuni. Santa Lucia è indicata, data la derivazione del suo nome dal latino lux, come simbolo di luce e, di conseguenza, protettrice della vista e degli occhi.

La “dea” della luce

Non è un caso che la data della sua morte, avvenuta in modo violento, coincida con il culmine del passaggio delle Geminidi. Lo sciame meteorico denominato, appunto, le stelle di Santa Lucia, si verifica proprio in questo giorno. Inoltre, prima dell’adozione del calendario gregoriano, il 13 dicembre coincideva con il solstizio d’inverno: dunque, il giorno più corto dell’anno, il giorno con meno luce. Le popolazione nordiche in questo periodo dell’anno, infatti, celebravano il culto pagano della luce. E lo sapevi che Santa Lucia ha delle affinità con la dea greca Artemide? Ebbene le due vergini hanno in comune il legame con l’isola di Ortigia e con la quaglia. Animale che secondo una leggenda era una sorta di messaggero della Santa. In più, anche Artemide era per gli ellenici la dea della luce. Ma veniamo a noi. Perché le celebrazioni di Santa Lucia sono molto sentite a Verona? Ve lo raccontiamo.

Disegno di Santa Lucia
Immagine dalla pagina facebook dei mercatini di Verona

L’importanza di Santa Lucia a Verona

Secondo un’antica leggenda intorno al XIII secolo la città scaligera fu colpita da una grave endemia. Un’epidemia di male agli occhi che si diffuse soprattutto tra i bambini. Allora le famiglie, allarmate, decisero di fare un pellegrinaggio a piedi scalzi e senza cappotti fino alla chiesa di Sant’Agnese. Nel santuario, che un tempo sorgeva al posto dell’attuale Palazzo Barbieri, era conservata anche una statua di Santa Lucia, protettrice della vista. A lei, decisero di chiedere la grazia affinché i piccoli guarissero. Ma a causa del freddo che s’imbatteva nulla città, i bambini non avevano nessuna intenzione di camminare scoperti e a piedi nudi. Per convincerli, ai genitori venne un’idea, seppure si trattava di una piccola bugia. Se i bimbi avessero acconsentito a far visita alla Santa, lei, al loro ritorno, avrebbe fatto trovare loro calze piene di doni e dolciumi. I bimbi si convinsero.

Santa Lucia: in un quadro di Quirizio Da Murano
Autore Mɑgus – Licenza: Pubblico dominio

Il pellegrinaggio fu fatto e la grazia ottenuta. L’epidemia scomparve mentre la tradizione di dare doni ai piccoli in questo giorno di dicembre vive tutt’ora. La notte del 12 dicembre i più piccoli vanno a letto tenendo gli occhi ben chiusi. Infatti, si narra, la Santa potrebbe accecare con la cenere chiunque provi a rivolgerle uno sguardo. E al mattino trovano doni, regali, caramelle e dolcini. Ma anche cenere e carbone ai più birichini. Inoltre, c’è anche l’usanza di scrivere nei giorni precedenti una letterina alla Santa, con i propri desideri. Santa Lucia, insieme al suo aiutante Gestaldo e al suo inseparabile asinello, passa nelle case di tutti i bambini veronesi, lasciando loro i doni richiesti e avendo in cambio un po’ di cibo e bibite calde, che le famiglie premurose preparano per loro. Un po’ come nel resto del mondo si fa con Babbo Natale e la Befana.

I mercatini di Santa Lucia

Questa tradizione della “dea della luce” italiana a Verona non si è mai persa, anzi, è andata arricchendosi nel corso del tempo. I bambini hanno continuato, ogni 13 dicembre mattina, a trovare doni. E i genitori hanno continuato a fare una sorta di pellegrinaggio fin dove un tempo c’era la Chiesa di Sant’Agnese. E la presenza di piccoli e famiglie, radunate nella centrale Piazza Bra, richiamava i venditori ambulanti, di anno in anno sempre più numerosi. Da qui, nel corso del ‘900, è nata l’idea di celebrare la festa di Santa Lucia con una grande fiera. Così già da un paio di giorni prima del 13, la città si riempie di mercatini. Numerosi artigiani aprono i propri bancheti de Santa Lussia per esporre le proprie creazioni e prodotti grastronomici.

Piazza Bra con la stella cometa

Quest’anno, con una fantastica novità. Infatti, in giro per i mercatini c’è stata una rappresentazione della Santa: ieri pomeriggio una ragazza vestita di bianco ha passeggiato tra i banchetti allestiti in Piazza Bra, incontrato e scattato foto con i bambini, e dato loro i suoi caratteristici dolcetti. Ogni città ha le sue tradizioni antiche. Tradizioni che devono essere perpetuate e tramandate per mantenere vivo il legame con le proprie radici.

Santa Lucia: luce, doni, leggende e i mercatini a Verona ultima modifica: 2019-12-13T09:00:00+01:00 da Serena Villella

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