I Da Quagga sono una realtà musicale di Verona, una band nata tra le note dei The Roots e un video di un rapper. Nel 2017 il gruppo inizia ad essere operativo in una sala prove umida e con rumori di massa di amplificatori. Una storia come tante quella che ha fatto nascere la musica fatta da Simone Fama (voce e autore dei testi), Marco Menegazzi (bassista), Maurizio Catania (batterista), Manuel Garbin (tastierista), Giorgio Lanciai (sassofonista).
Il nome della band è una trovata davvero particolare. Esso è ispirato all’animale metá zebra e metá cavallo, una perfetta similitudine con la musica che vuole proporre il gruppo veronese. Un nome che richiama un essere che è un insieme di cose, come il loro stile musicale che unisce diversi generi.
Da Quagga: grazie all’istinto si arriva ai palchi importanti
La band veronese inizia il proprio percorso nel mercato musicale con il primo lavoro discografico “Istinto”. Un album che mischia diversi generi: disco, funk e rap uniti a delle liriche leggere dove non mancano delle acerbe contaminazioni rock. Grazie a questo primo disco i Da Quagga arrivano a suonare sui palchi importanti nel mondo musicale italiano, come quello di Radio Italia. Traguardo raggiunto grazie ad un concorso, dove la vittoria purtroppo non viene conquistata dalla band veronese.
I ragazzi non si perdono d’animo: registrano il video del terzo singolo dell’album in mezzo ad un mare di foglie, richiamando così il titolo della canzone “Folium”. L’idea è quella vincente, arriva la conquista del premio miglior videoclip al “Mediterraneo Festival Corto”.
La pandemia non ferma la creativitá del gruppo veronese
Il coronavirus ha portato un duro colpo a tutti i settori, soprattutto a quelli dedicati al mondo dello spettacolo come la musica. I Da Quagga peró non passano i mesi di quarantena chiusi in casa a recuperare serie tv oppure a dedicarsi a diversi allenamenti per un fisico da atleta. Le giornate passano scrivendo nuove canzoni e dando vita a nuova musica. In questo modo nasce il primo EP della band, “Parabola discendente di un gruppo indipendente”. Un lavoro in cui si racconta la breve vita delle piccole realtá musicali sconosciute che non arriveranno mai al successo.
La solitudine che ha portato come conseguenza il Covid nella vita dell’essere umano è stata l’ispirazione chiave per il nuovo disco dei Da Quagga. La primavera del 2021 ha assistito all’arrivo di “Bolla”, il secondo lavoro discografico della band scaligera. Vocali fatti alle tre di notte e videochiamate che saltano a causa di Wi-Fi scadenti fanno da cornice alla nascita dei testi di questo lavoro.
La bolla è l’ostacolo che separa l’individuo dalla società
Il nuovo disco dei Da Quagga affronta l’isolamento dell’individuo quando si racchiude dentro il proprio mondo fatto di interessi, ricordi e ricerca di approvazione. Questo spazio di solitudine prima era condivisibile con i propri amici, ma la quarantena e l’avvento del digitale ha ristretto la bolla.
Lo spazio dell’emarginazione individuale è fisico, spesso è costruito da muri. La band vuole fornire all’ascoltatore la forza per poter far scomparire i confini della bolla. In questo modo l’individuo potrebbe tornare a far parte della comunità.
Interessante.