La medicina di Verona rappresenta una delle eccellenze della città, sia nel passato che nel presente. Durante la crisi Covid-19 l’importanza del personale sanitario e di strutture adeguate si è rivelata più che mai fondamentale.
Girolamo Fracastoro e la patologia
Girolamo Fracastoro nacque a Verona in una data incerta, tra il 1476 e il 1478. Dopo aver studiato a Padova tornò nella città scaligera dove ricoprì importanti ruoli. Passava gran parte del tempo nella sua villa a Incaffi dove si dedicava agli studi e a vivaci scambi intellettuali con gli amici. In un tempo in cui il sapere scientifico non era separato da quello umanistico, anche Fracastoro coltivava diversi interessi. Basti pensare alla filosofia, all’astronomia e alla poesia. Due sono le sue opere più importanti. Il primo è un trattato sul “mal francese”, ovvero la sifilide, scritto in forma di poemetto. L’altro è dedicato alle malattie contagiose. Fu uno dei primi a individuare i germi come possibili portatori delle malattie, trasmissibili da persona a persona attraverso il contatto e la respirazione. Per questo è considerato uno dei padri della patologia.
Giuseppe Cervetto e la storia della medicina
Giuseppe Cervetto nacque a Verona nel 1808. Si laureò a Padova ma ben presto fece ritornò nella città natale. Qui divenne medico della Pia Opera israelitica e poi dell’ospedale civile di Verona. I suoi studi, però, si indirizzarono principalmente sulla storia della medicina. L’obiettivo di Cervetto, in comune con altri colleghi, era quello di ricostruire e valorizzare le scoperte della medicina italiana. Pubblicò dunque diversi testi di carattere storico e si impegnò nel creare cattedre universitarie per l’insegnamento della storia della medicina. Il lavoro di Cervetti gettò le basi per dare dignità a questo ambito di studio, spesso considerato secondario. Attività che ha dato più tardi i suoi frutti: nel 1956 venne istituita la Società Italiana della Storia della Medicina.
Medicina: ospedali e università
Verona oggi vanta diverse eccellenze in ambito medico e chirurgico. L’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona comprende i due ospedali più importanti della città, uno a Borgo Trento e l’altro a Borgo Roma. Il primo fu costruito all’inizio del Novecento grazie ai lasciti del cavalier Alessandro Alessandri. L’edificio, in seguito ampliato, nel 1942 prese il nome di “Ospedale civile maggiore”. Quello a Borgo Roma è più recente. La costruzione risale agli anni Sessanta, a cui sono seguiti diversi ampliamenti tra gli anni Novanta e Duemila. Entrambe le strutture sono anche sedi delle scuole sanitarie dell’Università di Verona. Un legame sempre più stretto che ha portato Verona a riconoscere l’importanza dello studio della medicina e a incentivare e salvaguardare le eccellenze nel proprio sistema sanitario. Proprio a Verona nel 2010 è stato inaugurato il polo chirurgico più grande d’Italia.