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Castelvecchio a Verona: da castello a museo

Castelvecchio Notte

Castelvecchio è uno dei monumenti rappresentativi di Verona. Prima luogo di armi, ora luogo di arte, vanta una complessa storia secolare. Il “vecchio” castello ha circa settecento anni, ed è ormai parte imprescindibile del panorama scaligero.

Castelvecchio: la costruzione

La storia di Castelvecchio parte da lontano. Persino prima della sua progettazione. Durante il periodo comunale, infatti, fu creato un canale artificiale a partire dall’Adige, chiamato Adigetto. Questo scorreva a sud della città antica, e lungo il suo corso nel Duecento vennero costruite le mura comunali di Verona. Proprio a occidente di queste mura gli Scaligeri, signori della città, eressero Castelvecchio. La costruzione durò tre anni, dal 1354 al 1357. La struttura è divisa in due parti: da una parte la residenza degli Scaligeri, protetta da un cortile e da un doppio ordine di mura, dall’altra un ampio cortile rettangolare con una fontana a forma di cane, simbolo degli Scaligeri. Il ponte che attraversa il fiume Adige e la Torre del Mastio separano le due sezioni dell’edificio. Castelvecchio subì numerose modifiche durante i secoli, che incisero anche sulla sua funzione.

Castelvecchio Cortile
Il cortile interno del castello.
Autore: Ugo Franchini. Licenza: CC BY-SA 3.0.

La storia del castello

Il nome “Castelvecchio” nacque dopo la costruzione da parte dei Visconti di un nuovo castello sul colle San Pietro. A questo punto il castello scaligero diventò semplicemente il “vecchio” castello, rispetto a quello di recente costruzione. Comunque, la struttura continuò a ricoprire funzioni soprattutto militari. Durante il dominio degli Scaligeri era sia edificio difensivo che residenza dei signori. I veneziani lo utilizzarono come caserma, deposito di munizioni, armeria e magazzino e poi lo trasformarono in un’accademia di ingegneria militare. Durante il periodo napoleonico diventò arsenale e subì diversi danni. Anche sotto il Regno d’Italia restò una caserma, ma il ponte divenne transitabile e si apportarono dei cambiamenti alla struttura. Castelvecchio ospitò il processo di Verona del 1944: Galeazzo Ciano e altri gerarchi fascisti vennero condannati a morte per aver deposto Mussolini.

Castelvecchio Ponte Adige
Il ponte di Castelvecchio sul fiume Adige.
Fonte: Pagina Facebook Museo di Castelvecchio.

Il museo di Castelvecchio

Dopo alcuni restauri, Castelvecchio divenne un museo nel 1923. Durante la guerra i bombardamenti angloamericani danneggiarono alcune parti della struttura. Tra il 1958 e il 1964 l’architetto Carlo Scarpa si occupò di un altro restauro, con l’obiettivo di ridare all’edificio le sembianze originali, togliendo le aggiunte dei secoli successivi. Il lavoro di Scarpa viene considerato un capolavoro, poiché ha reso il castello un luogo ideale sia per le esposizioni museali che per le visite all’edificio stesso, riportando alla luce la struttura originaria dopo anni di modifiche e danni. Il museo di Castelvecchio, infatti, unisce la bellezza delle opere esposte con quella degli affreschi medievali che decorano l’edificio. A questi si aggiungono percorsi esterni che permettono di ammirare il panorama di Verona e dell’Adige.

Castelvecchio Affreschi
Affreschi trecenteschi dentro al Museo di Castelvecchio.
Fonte: Pensierarte. Licenza: CC BY-SA 3.0.

In questo periodo il Museo di Castelvecchio è attivo sui social con informazioni e curiosità sull’edificio e sulle opere. Per informazioni visitare la pagina Facebook. Per restare aggiornati su eventi e novità visitare il sito ufficiale.

Immagine in evidenza dalla pagina Facebook del Museo.

Castelvecchio a Verona: da castello a museo ultima modifica: 2020-04-21T09:24:25+02:00 da Martina Pozzerle

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