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PERSONAGGI STORIE

Emilio Salgari, la forza dell’immaginazione

Emilio Salgari Oceano Immaginazione

Emilio Salgari è conosciuto per i suoi numerosi racconti d’avventura, ambientati in luoghi lontanissimi, con personaggi straordinari. Tutto senza che lo scrittore si sia mai mosso dall’Italia. Oggi, in quarantena per l’emergenza Coronavirus, l’immaginazione è una qualità da riscoprire.

Emilio Salgari, una vita di sventure

La vita di Salgari fu molto difficile. Nacque a Verona nel 1862 in una famiglia di commercianti. Salgari conobbe il mare iscrivendosi all’Istituto Tecnico e Nautico “Paolo Sarpi” di Venezia. Non riuscì mai a diventare capitano, dunque tornò nella città scaligera dove iniziò la sua lunga attività di scrittore. Dopo aver perso la madre, anche il padre morì suicidandosi nel 1889. In seguito, Salgari conobbe e sposò l’attrice Ida Peruzzi. I due ebbero quattro figli e vissero soprattutto a Torino. Nonostante il successo delle opere, la situazione economica fu sempre complicata. La moglie entrò in manicomio nel 1910 e lo lasciò da solo con i figli. Gli obblighi editoriali lo costringevano a una scrittura incessante, accompagnata da cento sigarette al giorno e dall’alcool. Logorato dagli impegni e dalle tragedie, Salgari infine si suicidò nel 1911.

Emilio Salgari Ritratto
Ritratto fotografico di Emilio Salgari.

L’arte dell’avventura

Aldilà degli eventi tragici, la vita di Salgari fu all’apparenza ordinaria. In questo c’è una forte contraddizione con le sue opere di avventura. Non fu un grande viaggiatore, e visse soprattutto in due sole città italiane. Più che le navi, Salgari aveva come luogo prediletto le biblioteche. Divoratore di libri, di atlanti e mappe, costruì il proprio mondo di avventura con l’immaginazione. Il suo primo racconto, I selvaggi della Papuasia, comparve a puntate su una rivista milanese. Nei decenni successivi la sua produzione fu straordinaria. Circa 80 romanzi e centinaia di racconti. Il ciclo narrativo più famoso è quello dei Pirati della Malesia. Il suo romanzo più acclamato resta, invece, Il corsaro nero. Le sue storie divennero fonti di ispirazione per sceneggiatori e registi. La trasposizione più famosa è quella di Sergio Sollima degli anni Settanta. Il personaggio di Sandokan, infatti, ha ormai nell’immaginario collettivo le sembianze dell’attore Kabir Bedi.

Kabir Bedi Sandokan Abitazione Salgari
Kabir Bedi saluta i fan dalla casa dove ha abitato Salgari a Torino.
Fonte: Pagina Facebook Sandokan

Emilio Salgari e la forza dell’immaginazione

Emilio Salgari è stato l’esempio dell’influenza della fantasia sulla realtà. Oggi più che mai la sua forza immaginifica è attuale. Siamo chiusi nelle nostre case, costretti a osservare il mondo dalle finestre. Le città e i paesaggi restano lontani dai nostri occhi. Eppure, se le nostre stanze non ci bastano, come non bastavano a Salgari, possiamo viaggiare con l’immaginazione. Questo è stato l’insegnamento più grande dello scrittore veronese. L’importanza della mente e della creatività rispetto al vivere quotidiano. Una forza di volontà che supera i confini del reale e ci porta in posti sconosciuti. E proprio lì, nei luoghi della fantasia, tutto può accadere.

Sandokan Emilio Salgari
Sandokan, simbolo di avventure e viaggi straordinari.
Fonte: Pagina Facebook Sandokan

Oltre ai libri, sono disponibili online gli audiolibri di Emilio Salgari. Sul sito della Rai c’è la la lettura de Le Tigri di Mompracem. E sempre sul sito della Rai è disponibile la serie tv Sandokan del 1976.

Emilio Salgari, la forza dell’immaginazione ultima modifica: 2020-04-03T09:00:00+02:00 da Martina Pozzerle

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