Un luogo intriso di arte e leggende si trova nel Golfo del lago di Garda e nella zona sud-ovest del Monte Baldo. Esso è Punta San Vigilio, una zona delle più celebrative e romantiche che si possono trovare sul lago lombardo.
Punta San Vigilio è formato da un piccolo promontorio e penisola, circondato dai cipressi e padroneggiato da una villa rinascimentale, forse opera di Michele Sanmicheli. Il paesaggio che regala questo luogo ha rallegrato il soggiorno di diversi personaggi illustri. Tra gli altri lo zar Alessandro II, Winston Churchill, Carlo d’Inghilterra, Juan Carlos di Borbone. Oltre a loro anche diversi poeti e artisti si sono ispirati a San Vigilio per poter trarre ispirazione per le loro creazioni.
Punta San Vigilio, la sua storia
Si conosce poco della nascita di questa zona, ma è certo che abbia avuto degli abitanti in epoca romana. Questo fatto trova conferma in una lapide che attualmente è conservata al Museo Lapidario Maffeiano di Verona. La villa che domina il promontorio fu costruita nel XVI secolo per volontà dell’avvocato veneziano Agostino Brenzoni. Egli voleva una residenza per riposarsi dalle fatiche della vita di città. La residenza fu decorata con statuette simboliche e scritte latine ed allegoriche, testimonianza della cultura umanista del proprietario.
Grazie a Brenzoni si creò una scritta incisa su una lapide in marmo posta sul passaggio di accesso al borgo che suggeriva di abbandonare gli affari e gli affanni per poter trarre massimo beneficio dalla tranquillità che regala questo luogo.
All’interno del Borgo della penisola si trova anche una chiesetta dedicata a San Vigilio, vescovo di Trento che convertì la popolazione del lago al cristianesimo alla fine del IV secolo.
Il Parco Baia delle Sirene, luogo di leggende
La baia si trova a nord della Punta San Viglio, è formata da una punta di roccia che si immerge nel lago di Garda e riaffiora con una forma che viene chiamata “Lo scoglio della Stella” mentre la punta segna i confini della “Baia delle Sirene”.
Il nome dell’insenatura deriva dalla leggenda pagana in cui Vigilio, nipote del dio dei boschi, si innamora a prima vista della ninfa di straordinaria bellezza di nome Stella. Lei non accettò il suo amore e l’innamorato, preso da un raptus di follia, trasformò la ninfa in una pietra. Essa sarebbe quella che oggi viene definito lo scoglio della Stella.
Il borgo custodisce anche un’altra leggenda, di chiave cristiana, legata alla chiesetta e alla sua nascita. Prima del luogo sacro vi era una rocca distrutta dall’invasione dei Franchi, venne donato da Carlo Magno ad un eremita. Egli era Vigilio, un uomo dotato di umiltà e sincerità che colpì il Re: a Punta San Vigilio l’eremita visse per il resto della sua vita. Una volta che fu eletto santo, venne costruita una chiesa affinché la sua anima potesse continuare a riposare e a pregare in questo luogo di pace.
La villa di Agostino Brenzoni, un inno all’umanesimo
La residenza dell’umanista e filosofo Agostino Brenzoni è una villa cinquecentesca che include anche una chiesetta e un giardino all’italiana. In questo luogo Brenzoni compose il trattato “Della vita solitaria”. La villa include anche un edificio a doppia loggia che si affaccia sul lago, attualmente è utilizzato come albergo.
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