Con la morte di Alberto Bauli se ne va un altro dei tanti capitani d’industria illuminati della città di Verona. Il suo pandoro, dall’inconfondibile packaging cartonato rosa, è entrato nel cuore non solo di Verona, ma dell’Italia intera. Il pandoro Bauli, quindi, è un vero e proprio simbolo dei prodotti dolciari Made in Italy. Un prodotto che si è diffuso ovunque in Europa e nel mondo. Un prodotto che quando arriva sulle nostre tavole vuol dire feste, famiglia e amicizia.
Dal Sud America a Verona
La storia della famiglia Bauli agli occhi esterni potrebbe sembrare uno di quei racconti d’avventura che ancora non sono stati letti. Il padre Ruggero, fondatore storico dell’azienda di famiglia, era partito dall’Italia nel 1927 per trovare fortuna in Argentina, meta di tantissimi italiani proprio in quegli anni. Arrivato a Buenos Aires, Ruggero Bauli aprì un negozio di dolci che riscosse un grandissimo successo. Questo permise al padre di fare la sua prima piccola fortuna. Ritorna poi a Verona, dove apre il primo negozio di dolci nella città scaligera. Il resto è storia. Ben presto Bauli divenne un punto di riferimento dell’industria dolciaria a livello nazionale.
Nel 1995, Alberto raccoglie la pesante eredità lasciata dal padre e si imbarca nella sua nuova avventura a capo dell’impresa di famiglia. Sotto la sua guida, l’azienda Bauli rivive un nuovo rinascimento. Acquista aziende storiche come Alemagna e Motta, la Nestlé nel 2009 e più di recente la Bistefani e Doria, salvandole da un possibile fallimento. Ha intrapreso, poi, una nuova avventura oltre oceano dove la Bauli fa oltre il 15% del suo giro d’affari. Alberto Bauli era infine consigliere del banco popolare e presidente della Banca Popolare di Verona. Un’esperienza, quella di banchiere, che gli ha permesso di fare investimenti positivi anche dal punto di vista finanziario affiancando in questo modo la crescita d’impresa dell’azienda di famiglia.
Morte Alberto Bauli, il cordoglio delle istituzioni
“Verona ha perso un capace capitano d’industria e un banchiere illuminato. La scomparsa di Alberto Bauli è una notizia che colpisce perché il suo nome sta di diritto nell’albo d’oro cittadino, con coloro che hanno reso grande la nostra città”-, ha dichiarato il sindaco di Verona Federico Sboarina.
“Ci ha lasciato un grande imprenditore veronese, Alberto Bauli. Ha guidato con successo l’azienda di famiglia fino a trasformarla nell’importante società che tutti conosciamo. Un imprenditore di Verona, molto legato alla sua città, che ha saputo portare Verona nel mondo”, ha commentato Elisa La Paglia, consigliere del Pd.
Infine, non poteva mancare il cordoglio da parte del governatore della regione Veneto, Luca Zaia: “Il nome Bauli significa immediatamente pandoro, un dolce che ogni anno porta la tradizione natalizia veronese in tutto il mondo. Con la scomparsa dell’ingegner Alberto, mancato ieri dopo 25 anni alla guida del Gruppo dolciario di famiglia fondato un secolo fa dal padre, il Veneto ha perso un messaggero delle nostre tradizioni e del valore della nostra imprenditoria, che ha saputo guardare con successo oltre i confini della sua realtà”.
Parole cariche di significato quelle di Zaia, che ci fanno capire quanto Alberto Bauli abbia lasciato un segno indelebile nella città di Verona.