Può un argomento scientifico, come le previsioni meteorologiche amatoriali, interessare migliaia di persone? La risposta è sì. Riuscire a riportare concetti scientifici e farli diventare a uso e consumo di tutti, dai bambini agli adulti, significa che si è trovata la ricetta perfetta. Nicola Bortoletto ci è riuscito. In pochi anni la sua pagina social dedicata al meteo si è arricchita sempre più e migliaia di fans seguono con interesse le previsioni meteorologiche. Non passa giorno in cui non si nomini el Musso, la Balena o el Camel. È riuscito nel suo intento. Ha creato la pagina social amatoriale più seguita di Verona e provincia: Meteo Caprino Veronese.
Nel 2011 crea la sua pagina “Meteo Caprino Veronese”
L’ultimo gelido inverno del 1985 ha fatto innamorare Nicola Bortoletto della meteorologia. Da sempre appassionato di meteo, di neve e di montagna, secondo Nicola quello fu l’ultimo vero inverno. La passione della meteorologia di Nicola si affianca al lavoro di informatico e alla sua famiglia. Crea la sua pagina “Meteo Caprino Veronese” il 29 maggio del 2011, in una stanza dell’ospedale Pederzoli di Peschiera. Ricoverato per un lungo periodo nel reparto di Neurologia, pensa come far passare le interminabili ore. A quel punto decide di pubblicare, sulla neo pagina social, i dati risultanti dalla sua stazione meteo. Era stato un regalo da parte dalla moglie qualche mese prima. Poi improvvisamente la gente inizia a seguirlo e da lì la grande partenza. Ora persino i contadini chiedono consigli a Nicola Bortoletto, per fare qualsiasi cosa legata alle loro attività.
Raccontare il meteo usando sia la lingua italiana che il dialetto
“Tutto questa popolarità mi fa molto piacere” – racconta Nicola – viene da sé che non ho la sfera di cristallo per prevedere il minuto esatto in cui il tempo cambierà, ma posso fornire delle indicazioni di massima. Raccontare il meteo usando sia la lingua italiana che il dialetto è un modo per mantenere vive le mie radici”.
Molto legato alle credenze popolari e ai proverbi veneti, Nicola Bortoletto racconta un particolare ricordo tra lui e la sua nonna: “Mi faceva sedere sulle sue gambe e mi mostrava il Cavalòn sul Baldo. Da noi esiste un famoso detto che recita così: “quando el Baldo el gà el Capel o che fa brutto o che fa bel”. Ma non tutti i “capei” del Baldo sono uguali. Secondo la credenza popolare, quando la cima del Monte Baldo è avvolta dal Cavalòn, un tipo de “capel” molto delineato e liscio, (segno che in quota c’è un po’ di aria) entro una settimana o dieci giorni arriva la neve o comunque il cambiamento è imminente e difficilmente si sbaglia.
Le nostre dinamiche sono molto locali
Fin dall’inizio, Nicola Bortoletto si considera un appassionato, con 30 anni di osservazioni alle spalle, ma non un meteorologo. Per questo motivo consulta sempre i siti meteo specializzati, dove ci sono modelli matematici di previsioni, ma che possono però dare indicazioni solo di massima sul meteo della nostra ampia provincia veronese. Le nostre dinamiche sono molto locali e i modelli mondiali non le conoscono. Su Meteo Caprino Veronese, invece, si possono avere indicazioni più precise, dovute all’esperienza.
Durante le sue moltissime serate in giro per tutta la provincia veronese, per ora non più fattibile a causa delle misure di contenimento per Covid-19, il numeroso pubblico veniva intrattenuto dalla simpaticissima verve di Nicola. Tra risate, proverbi e spiegazioni scientifiche, una materia che ai più potrebbe apparire ostica diventa, per la bravura e la semplicità nelle spiegazioni, un arricchimento culturale adatto a tutti.