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ARTIGIANATO INTERVISTE

Le imprese ripartono tra paure e speranze

Marmo Imprese

La Fase 2 ha permesso la riapertura di diverse attività. Abbiamo intervistato una veronese tornata al lavoro proprio il 4 maggio. Per capire problematiche e speranze di lavoratori e imprese durante questa emergenza.

Imprese ferme: un problema nazionale ed europeo

N.Z. lavora in una ditta nel settore del marmo in zona Affi, in provincia di Verona. La sua mansione è legata alla gestione amministrativa, contabile e commerciale. L’impresa, che rientra nella categoria delle PMI, si occupa di comprare e vendere lavori finiti o semilavorati in Italia e all’estero. In particolare, gli stati stranieri interessati sono la Germania e l’Inghilterra. L’impresa per cui lavora N.Z. ha chiuso il 16 marzo per riaprire quasi due mesi dopo, il 4 maggio. “Il problema di questa emergenza è l’effetto a catena”, ci spiega, “chiudendo le cave e le filiere si innesca un effetto di blackout su tutto l’indotto. Di conseguenza è impossibile per qualsiasi azienda del settore proseguire l’attività se non c’è la produzione”.

Consiglio Europeo Conte Imprese
Conte al Consiglio Europeo.
Fonte: Pagina Facebook di Giuseppe Conte.

Per fare un esempio, anche se la Germania ha sospeso per poco la produzione, si è trovata priva dei materiali che prima acquistava dall’Italia. Un circolo vizioso non solo per l’economia di un paese, ma di un intero continente.

Misure economiche per cittadini e imprese

Le misure economiche volute dal governo sono state al centro di molte discussioni. Vale dunque la pena chiedere direttamente ai lavoratori interessati se tali risorse sono o no appropriate. “Non le trovo sufficienti”, spiega N.Z., “per quanto riguarda la cassa integrazione ci sono ritardi negli effettivi pagamenti”. Alle misure economiche legate al singolo cittadino, si aggiungono quelle pensate per le imprese. “Anche quelle non sono molto efficaci, perché si tratta di prestiti da dover restituire. L’azienda si deve quindi sobbarcare il calo del fatturato più l’addebito dei prestiti”. Un malumore che in realtà è molto diffuso nel tessuto imprenditoriale italiano. “È difficile però anche muovere critiche troppo dure verso il governo.”, aggiunge N.Z., “Facile parlare, ma prendere decisioni in una situazione così imprevista non è una passeggiata”.

Il futuro tra incertezza e speranza

L’emergenza Coronavirus ha trasformato la quotidianità, introducendo nuove regole. “Il commercialista e il responsabile della sicurezza si occupano delle nuove misure, seguendo il protocollo nazionale per la nostra categoria, anche se spesso risultano vaghe”. Si parla ovviamente di sanificazione degli ambienti e di dispositivi di sicurezza come mascherine e guanti. A questo si aggiunge il bisogno di controllare gli ingressi dei clienti e dei fornitori nell’ufficio, per evitare assembramenti. Va ricordato che il settore del marmo è molto importante per Verona.

Marmomac Imprese
Marmomac, la Mostra Internazionale di marmo, Design e Tecnologie, che si tiene a Verona ogni anno in autunno.
Fonte: Pagina Facebook Marmomac.

Qui, infatti, si svolge ogni anno la Mostra Internazionale di Marmi, Design e Tecnologie, un’importante vetrina per le imprese italiane.
La speranza è quella che si possa presto superare questa fase di crisi. “Mi auguro che sia uno tsunami momentaneo, limitato nel tempo”. La fiducia va anche in un sistema Europa più efficiente e unito. “Siamo tutti sulla stessa barca. Bisognerebbe che l’Europa offrisse un sostegno economico per ogni Paese, in modo da aiutarci a vicenda”.

Le imprese ripartono tra paure e speranze ultima modifica: 2020-05-08T10:39:38+02:00 da Martina Pozzerle

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