Uno dei grandi punti di forza di Verona è di essere situata in una zona ricca di tante altre bellezze. Tra queste, figura sicuramente il Lago di Garda, una delle mete turistiche preferite del Veneto e di tutta la penisola. Distratti dal paesaggio, ci si dimentica a volte che questi paesi hanno una lunga storia, testimoniata dall’architettura e dai monumenti. In particolare, Lazise, paesino che si trova nella sponda a sud-est, è considerato il più antico comune italiano.
Lazise, primo comune d’Italia
Questa zona venne abitata fin dall’Età del Bronzo, ma ai tempi dei romani, grazie alla sua posizione, assunse un ruolo strategico per i commerci con i territori germanici. Se le informazioni sulle vicissitudini nell’Alto Medioevo sono incerte e frammentarie, si conoscono con precisioni i fatti dei secoli successivi. Tra l’888 e il 961 i re Berengario I e II proclamarono Lazise “villa libera”, ovvero terra non soggetta ad alcun feudatario. Nel 983 Lazise ottenne dal re Ottone di Sassonia il diritto di fortificarsi e di avere ampia autonomia commerciale. Di fatto fu il primo comune libero d’Italia. Numerosi furono poi i poteri che la assoggettarono: gli Scaligeri, i Visconti, la Serenissima, i francesi, l’Impero austriaco e, infine, il Regno d’Italia nel 1866.
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Monumenti storici
Lazise presenta molte strutture che testimoniano la sua lunga storia. L’edificio più imponente è senza dubbio il Castello Scaligero. Costruito su basi romane nell’XI secolo, subì le modifiche più importanti sotto gli Scaligeri. Le incursioni e gli assedi che si susseguirono nei secoli distrussero molte parti del castello. Nell’Ottocento, però, il conte Buri lo acquistò e restaurò le parti ancora intatte.
Di notevole interesse è anche la chiesa di San Nicolò, edificata nel XII secolo in onore del santo protettore dei navigatori. Subì molti danni nel corso dei secoli tanto che nell’Ottocento, visto il suo stato di abbandono, il cardinale Luigi Canossa la fece chiudere. Negli anni Cinquanta del secolo scorso il comune la restaurò e la riaprì al culto. Da segnalare anche la chiesa di San Zenone e Martino, risalente al XIII secolo e il porto vecchio, del X secolo.
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Il boom turistico
Paese di pescatori, Lazise, come tutto il Lago di Garda, vide cambiare il proprio destino economico nel secondo dopoguerra con l’inizio del turismo di massa. I visitatori, provenienti soprattutto dalla Germania, erano attirati, oltre che dalle bellezze paesaggistiche, dalla vicinanza della regione alle zone tedesche, che permette tutt’oggi di arrivare in auto. Il turismo ha cambiato radicalmente lo stile di vita dei cittadini e la struttura urbanistica del paese. Attrezzato con bar, ristoranti, hotel, b&b e campeggi, diventa meta ogni anno anche di lavoratori stagionali impegnati nell’ambito turistico.
Lazise vanta una lunga storia, impreziosita negli ultimi decenni da un turismo che ha permesso di conoscere questo piccolo paese sul lago. La presenza dei visitatori ormai non è più limitata nei mesi estivi, ma anzi, è consistente tutto l’anno. Prima meta turistica sul Garda, si classifica ormai da anni tra le prime venti destinazioni d’Italia, con più di tre milioni di turisti l’anno.