C’è voluta un’impresa, ma alla fine il traguardo è stato raggiunto: al termine di una cavalcata durata un mese e di una rimonta pazzesca sul Cittadella in un Bentegodi pazzesco, l’Hellas Verona è tornato in Serie A!
La svolta della stagione: via Grosso, arriva Aglietti
2 maggio 2019: dopo l’esonero di Fabio Grosso, sulla panchina dell’Hellas approda Alfredo Aglietti. Il tecnico, già gialloblù come calciatore a fine anni Novanta, arriva tra i mugugni della tifoseria di casa, che avrebbe preferito un profilo più “forte” come Serse Cosmi o Zdenek Zeman.
La partenza del neo-tecnico gialloblù, peraltro, non è delle migliori: al suo debutto, infatti, incassa un pesante 3-0 in quel di Cittadella. Una sconfitta che colloca il Verona addirittura fuori dalla zona play-off.
La ripartenza contro il Foggia
Dopo il K.O. (arrivato appena due giorni dopo l’insediamento del nuovo tecnico), Aglietti riordina le idee. Lavora sulla testa dei propri giocatori e si prepara ad affrontare il Foggia nella partita decisiva. L’Hellas, per essere ragionevolmente sicuro di andare agli spareggi, deve vincere. E così è: nonostante la partita si indirizzi subito male, con i pugliesi avanti dopo 53 minuti, i gialloblù rimontano grazie alla doppietta di Samuel Di Carmine. E si impongono per 2-1, qualificandosi ai play-off.
I play-off per l’Hellas Verona
La vittoria contro i Satanelli è la scintilla che accende i gialloblù. Ai play-off l’Hellas elimina prima il Perugia ai supplementari e poi il Pescara, con cui pareggia per 0-0 all’andata e vince in trasferta al ritorno grazie a un altro goal di Di Carmine, giocatore assolutamente rigenerato dalla cura Aglietti. A questo punto, non resta che l’ultimo atto.
La finale d’andata e il “maledetto” Tombolato
Avversario in finale è il Cittadella, la squadra che agli inizi di maggio aveva “battezzato” il nuovo allenatore gialloblù con un secco tris. La gara di andata si gioca al Tombolato, campo da sempre “maledetto” per l’Hellas e che effettivamente si conferma tale anche in questo caso. Pazzini e soci escono sconfitti per 2-0, un risultato che impone loro di vincere almeno con lo stesso scarto per ribaltare la situazione. Il morale non è certo dei migliori, ma un po’ a sorpresa dall’ambiente scaligero continua a trapelare una certa fiducia.
La rimonta e la grande festa dell’Hellas Verona
Sì, perché se c’è una cosa che il Verona e i veronesi sanno, è che tra le mura amiche sarebbe stata un’altra storia. E così effettivamente è, perché in un Bentegodi incandescente l’Hellas entra in campo con una grinta spaventosa. Tritura l’avversario e si impone per 3-0 grazie alle reti di Zaccagni, del solito Di Carmine e di Karim Laribi, un altro giocatore rigenerato dall’arrivo di mister Aglietti.
Al triplice fischio l’impresa è compiuta. Con i tifosi che possono dunque riversarsi in piazza Bra per cantare, festeggiare e, come da tradizione, buttarsi nella famosa fontana, liberando tutta la tensione accumulata dopo un anno a dir poco complicato e in cui tutto sembrava ormai perduto.
Ma, lasciatecelo dire, probabilmente questa promozione è stata più bella così!